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sabato 29 luglio 2017

FIAT/FCA Serbia cronaca di una lotta

comunicato del 12 luglio della Confederazione dei Sindacati Autonomi di Serbia
http://sindikat.rs/ENG/news.html#
Kragujevac, il più grande sciopero nella storia recente di FIAT

FIAT Serbia  è definitivamente entrata in una fase di turbolenza con uno dei più grandi scioperi nella recente storia dell'impresa che va avanti da più di 2 settimane. Da sedici giorni di fila 2500 operai della più grande fabbrica di auto della Serbia stanno resistendo all'indifferenza dell'azienda ed ai tentativi del governo di farli tornare al lavoro. L'azione sindacale ha già causato serie perdite per tutti: la produzione si è ridotta di almeno 5000 veicoli, il salario che gli operai percepiranno dopo lo sciopero sarà ben inferiore al minimo necessario a loro ed alle loro famiglie per sopravvivere, l'immagine della Serbia, così cara ad un governo pronto ad attrarre investimenti esteri dipingendo il paese come "un posto con la forza lavoro meno cara e più disciplinata che ci sia", ha perso parte della sua credibilità...Eppure, fatta eccezione per gli operai e per i loro sindacati, nessuno ha fatto uno sforzo visibile per trovare una soluzione al conflitto. Sembra che FIAT sia attaccata al suo principio di non negoziare durante lo sciopero, mentre il governo non ha alcuna forza per convincere FIAT a fare diversamente.
L'origine del conflitto sta nell'abolizione del terzo turno introdotta l'anno scorso. Più di 800 operai vennero licenziati ed il loro lavoro distribuito tra gli altri rimasti. Il carico di lavoro è cresciuto notevolmente, costringendo spesso i lavoratori a correre da una postazione all'altra per realizzare le necessarie operazioni. I carrelli elevatori che secondo le regole FIAT non possono mai superare la velocità di 5 km/h ora stanno già funzionando a 14 km/h! Altri problemi sono il trasporto di coloro che lavorano nel turno serale (che non sono in grado di prendere gli ultimi autobus notturni) e il pagamento di bonus di efficienza. E, naturalmente, salari molto bassi (poco più di 300 euro) che sono inferiori alla media nazionale del settore metalmeccanico (i lavoratori hanno chiesto solo un aumento di 50-60 euro). Qui bisogna tener conto dell'assurdità del fatto che i salari dei lavoratori durante tutto l'anno vengono pagati dal bilancio serbo, che consente a FIAT di ottenere un profitto extra! La colpa di tutto ciò è di uno dei precedenti governi, che - soprattutto per ragioni politiche - era troppo ansioso di firmare un contratto che privava la Serbia di una parte della sua ricchezza e limitava la sua sovranità.
E questo è esattamente il caso, dato che per il suo rigido rigetto della contrattazione collettiva, la gestione aziendale è in netta violazione non solo della Convenzione ILO 144 sulle consultazioni trilaterali, ma anche della legislazione serba (la nostra legge del lavoro vede il dialogo durante il periodo di sciopero non come questione di libera scelta, ma come obbligo di entrambe le parti sociali). Inoltre, FIAT ha rifiutato per due volte di rispettare le decisioni dell'Ispettorato del Lavoro che la obbligava a iniziare i negoziati - un terzo rifiuto potrebbe condurre, almeno in teoria, alla chiusura dell'azienda). Sembra che il governo si stia impegnando a spingere verso una convergenza fra le due parti: c'è un'idea di pubblicare un decreto che permetterebbe il "congelamento" dello sciopero per un giorno (venerdì). I lavoratori andrebbero a lavorare proprio quel giorno, permettendo alla direzione di rispettare il principio di non negoziare durante gli scioperi, cosa che potrebbe aiutare a trovare una soluzione valida. Poi, domenica sera, l'assemblea generale dei lavoratori voterebbe per la cessazione o la continuazione dello sciopero.
Il clima tra gli scioperanti è "caldo" e sono ben pochi quelli pronti ad accettare la sospensione della lotta.  Si teme la lotta possa radicalizzarsi nel corso delle previste manifestazioni di protesta dalla fabbrica alla sede del municipio e ci sono segnali che lo sciopero potrebbe diffondersi ad altre aziende del settore metalmeccanico. Sembra che la Serbia si stia svegliando dal sogno neoliberista e dalle idee dell'armonia naturale tra le parti sociali. Questi sono i Balcani e qui la situazione è diversa da quella in Europa occidentale. Lottando per la democrazia negli anni '90 abbiamo ottenuto il capitalismo e ora siamo costretti ad affrontare una delle sue forme più barbariche e disumane. L'unico modo per cambiarlo è essere fermi e uniti. Il forte sostegno di tutte le fabbriche FIAT in Europa e nel mondo ha dato ai lavoratori serbi una motivazione aggiuntiva per continuare con la loro azione e vincere.
(traduzione a cura di AL-Ufficio Relazioni Internazionali)

18 luglio: lo sciopero alla FIAT continua http://sindikat.rs/ENG/news.html#
In conferenza stampa, Zoran Markovic, Presidente del sindacato CATUS in FCA e Presidente del Comitato di Sciopero ha annunciato che lo sciopero sarebbe continuato. Al tempo stesso ha invitato l'intera forza lavoro serba a venire a Kragujevac il 19 luglio alle ore 11.00 per partecipare alla grande manifestazione davanti al municipio. Nella consultazione del 17 luglio su entrambi i turni gli operai hanno votato per il proseguimento dello sciopero. Nel primo turno la decisione è passata col 97% e nel secondo turno col 98%.
Praticamente, ciò significa che circa 2000 operai su 2500  ha deciso di non fermare la protesta finchè i dirigenti FIAT non si esprimono sulle rivendicazioni operaie. E cioè un aumento del salario lordo dagli attuali 38.500 dinari (circa 320 euro) a 50.000 dinari (416 euro), riorganizzazione del lavoro, pagamento dei bonus di efficienza e rifinanziamento del fondo per le spese di trasporto dei pendolari al di fuori dell'orario di lavoro.


19 luglio: sciopero sospeso http://sindikat.rs/ENG/news.html#

La scorsa notte il primo ministro serbo Ana Brnabić ha raggiunto un accordo con gli operai FIAT di Kragujevac sull'interruzione dello sciopero e l'inizio del negoziato.
All'incontro tenutosi nel municipio di Kragujevac, a cui ha preso parte anche il presidente del CATUS Ljubisav Orbovic, si è convenuto che il negoziato sarebbe iniziato a mezzodì.
In conferenza stampa Ana Brnabić ha ringraziato gli operai per la riuscita della riunione ed ha annunciato che avrebbe presenziato al negoziato perchè era estremamente importante per lei mantenere la promessa data agli operai ed ai loro sindacati.
Non posso dare garanzie sugli esiti perchè il Governo è un partner minore”, ha precisato il Primo Ministro.
Ad ogni modo, quello che può garantire è di stare a fianco degli operai per tutto il tempo e negoziare insieme, con il sostegno del Governo.
Brnabić ha dichiarato che insieme al suo team ed al ministro dell'economia Goran Knezevic, avrebbe insistito perchè venissero accolte gran parte delle richieste sindacali. 
Secondo quanto ella dice, molti problemi hanno a che fare col processo di produzione e si possono risolvere con i quadri intermedi. Dopo essere stata ampiamente informata sui problemi interni allo stabilimento FIAT, lei ha dichiarato che il Governo dovrebbe essere regolarmente informato su quanto succede in FIAT.
Il presidente del comitato di sciopero della FIAT Zoran Marković ha detto che la protesta è stata revocata ed ha invitato gli operai a tornare al lavoro il 19 luglio. Ha aggiunto che dopo l'incontro col primo ministro Ana Brnabic, il sindacato ed il comitato di sciopero hanno deciso di interrompere lo sciopero per continuare le trattative con i rappreentanti della FCA e col governo serbo. 
Vorrei informare tutti i lavoratori che questa non è una sconfitta, anche perchè saranno in molti a presentarvela così. Il fine non è che FIAT se ne vada, bensì il miglioramento delle nostre condizioni di lavoro e salariali, espresse nelle nostre 4 rivendicazioni”, ha dichiarato Marković.
Che si aspetta un negoziato risolutivo, rapido e preciso.
(traduzione a cura di AL-Ufficio Relazioni Internazionali)

comunicato della Confederazione dei Sindacati Autonomi di Serbia del 24 luglio 2017 cfr.http://sindikat.rs/ENG/news.html#429

I dirigenti FIAT hanno preso visione delle richieste operaie ed hanno offerto un aumento salariale del 9.54%, come comunicato dalla Radio Televisione Serba.
L'offerta proposta ai rappresentanti degli operai stabilisce che i salari aumenteranno del 9.54%, il che significa che il salario lordo di base passerà da 38.500 dinari (circa 320 euro) a 42.000 dinari (350 euros). L'aumento sarà corrisposto in due tranche: il 3.15% in agosto ed il 6.39% a febbraio 2018. Anche il bonus di efficienza verrà rifinanziato, come pure il fondo per le spese di trasporto. Sulla richiesta operaia di migliorare le condizioni di lavoro nellaa fabbrica di Kragujevac, verrà istituita una commissione speciale con lo scopo di determinare  le postazioni in cui gli operai prestano operazioni multiple e fissare i problemi. Il Presidente del sindacato, Zoran Markovic, ha dichiarato che l'assemblea dei sindacati ha autorizzato i rappresentanti degli operai a proseguire il negoziato.

(traduzione a cura di AL-Ufficio Relazioni Internazionali)

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